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I revolver dell’epoca della Guerra Civile
Mentre gli Stati Uniti si preparano a commemorare il 150esimo anniversa-
rio della Guerra Civile Americana, conosciuta negli Stati del Sud anche
come Guerra di Secessione o Guerra di Aggressione Nordista, onoriamo
la memoria di tutti gli uomini e delle donne che lottarono per “Preservare
l’Unione” e la “Sovranità degli Stati di Diritto”. La Fabbrica Armi
F.lli Pietta ha riprodotto armi commemorative storiche dedicate alle
campagne e alle battaglie combattute negli anni tra il 1861 e il 1865.
Quando nel 1861 scoppiò la guerra, a cominciare dall’Assedio di Fort Sumter,
le compagnie produttrici di armi americane ed europee produssero
armamenti così tecnologicamente avanzati che rivoluzionarono la natura
stessa dell’arte bellica e il concetto di nuove armi e armamenti.
Negli Stati Uniti, la Colt Firearms ad Hartfort, Connecticut e la Remington
Arms a Ilion, New York, divennero i leader nella produzione di armi di
piccole dimensioni ad uso sia dell’Unione, sia degli Stati Confederati.
1860: Una Crisi imminente / Preludio alla Guerra Civile
Una delle cause principali che contribuirono allo scoppio della guerra fu
il mantenimento del sistema basato sullo schiavismo. Alcuni Stati del Sud
dove lo schiavismo era vigente cominciavano a temere che gli Stati del
Nord “Free Soil”, ovvero dove lo schiavismo era considerato reato,
riuscissero ad occupare posti di controllo all’interno del Governo.
Ciò avrebbe portato all’approvazione di leggi che avrebbero ridotto
l’uso della schiavitù nei territori dell’ovest, negli stati, o alla possibilità
addirittura dell’abolizione della schiavitù attraverso leggi congressuali,
emendamenti, o, Proclama presidenziali del Presidente stesso.
Le Elezioni del 1860 furono uno dei momenti più drammatici e significativi
della Storia degli Stati Uniti. Quattro candidati ambivano a diventare il
16° Presidente degli Stati Uniti. Per il Partito Repubblicano venne scelto
come candidato leader il membro del Congresso Abraham Lincoln
(Illinois), contrario al divulgarsi della pratica dello schiavismo negli stati
dell’ovest. Per i proprietari di schiavi, Lincoln rappresentava un abolizio-
nista che, una volta Presidente, avrebbe potuto usare i propri poteri per
porre un limite, o dichiarare illegale, la schiavitù. La vittoria di Abraham
Lincoln con la maggioranza dei voti scatenò la reazione che portò la
Carolina del Sud a diventare il primo stato a secedere dall’Unione.
Gli Stati del Sud nel “Profondo Sud” tennero un’assemblea per discutere la
scissione dagli Stati Uniti. In febbraio il Mississippi, la Florida, l’Alabama,
la Georgia, la Louisiana e il Texas si separarono dall’Unione. Incalzati
dalla Carolina del Sud, i sette stati del sud si incontrarono a Montgomery,
Alabama, e in febbraio crearono gli Stati Confederati d’America.
I leader del Profondo Sud si incontrarono con alcuni rappresentanti degli
stati del Sud Superiore per convincerli a separarsi dall’Unione: Arkansas,
Carolina del Nord, Tennessee, e Virginia.
1861: Il Conflitto Americano
Il 4 marzo 1861, il Presidente eletto Abraham Lincoln prestò giuramento
nel suo studio come 16° Presidente degli Stati Uniti. Ironia della sorte,
un mese prima, il 18 febbraio, l’ex Senatore del Mississippi Jefferson Davis
si era insediato come Presidente degli Stati Confederati d’America.
Tra gennaio e febbraio gli stati del sud che si erano separati dall’Unione
cominciarono a requisire tutte le proprietà federali all’interno dei propri
confini. La Carolina del Sud statalizzò la proprietà federale, inclusi il
servizio postale e le fortificazioni militari. Il porto di Charleston, Carolina
del Sud, era circondato di fortificazioni, alcune risalenti al periodo della
Guerra del 1812. Quando la Carolina del Sud decise per la secessione,
il Maggiore Anderson, a presidio del Comando di Charleston, decise una
sistematica evacuazione di tutti i Forti, ad eccezione di Fort Sumter.
Con il sostegno del Presidente Confederato, Jefferson Davis, truppe militari
furono inviate nella Carolina del Sud per forzare l’evacuazione dei soldati
dell’Unione. Dal Presidente Lincoln arrivò l’ordine per il Maggiore Robert
Anderson di mantenere il controllo e il possesso di Fort Sumter, mentre
rinforzi e derrate alimentari venivano inviate sullo Star of the West.
I cadetti nella roccaforte di Charleston spararono il primo colpo della
Guerra Civile a quel battello a vapore il 9 aprile 1861.
Il 12 Aprile il Maggiore Anderson non aveva ancora evacuato Fort Sumter.
Al Generale di Brigata P.G.T. Beauregard dell’Esercito Confederato venne
dato il pieno comando delle forze di artiglieria nel porto, ordinando un
bombardamento continuo del forte per circa trentasei ore. Il 14 aprile il
Maggiore Anderson fu autorizzato a lasciare il forte. In seguito ai
bombardamenti di Fort Sumter, il Presidente Lincoln chiamò a raccolta
nell’Esercito dell’Unione 75.000 volontari. Prima del conflitto l’esercito
regolare degli Stati Uniti contava circa 16.000 soldati. La chiamata alle
armi di Lincoln per mantenere un esercito e una marina con 100.000
soldati fissi sul campo in preparazione alla guerra indusse gli stati del
Sud Superiore a convocare assemblee in favore della secessione: Virginia,
Carolina del Nord, Tennessee e Arkansas si unirono agli Stati Confederati
d’America.
Prima Battaglia di Bull Run/Prima Battaglia di Manassas
La prima battaglia importante della Guerra Civile fu la Prima Battaglia
di Bull Run, come è stata soprannominata dall’Esercito dell’Unione, o
Prima Battaglia di Manassas Junction, secondo la definizione da parte
dell’Esercito Confederato. Il Comandante dell’Esercito dell’Unione era il
Generale Irvin McDowell, con in forze più di 30.000 soldati. Il comandante
dell’Esercito Confederato a Run Bull era il Generale P.G.T. Beauregard,
a capo di 22.000 soldati. Truppe supplementari per entrambi gli eserciti
erano di stanza nella Valle del fiume Shenandoah, con il Generale Robert
Patterson (Unione) contrapposto al Generale Joseph Johnston (Confedera-
zione) con 12.000 soldati. La battaglia ebbe luogo in Virginia il 21 Luglio
1861. Fu durante questa battaglia che il Generale Thomas J. Jackson
fu soprannominato “Stonewall”, Muro di Pietra, per aver resistito senza
cedere al pesante attacco da parte dell’esercito nordista. Questa vittoria fu
decisiva per gli Stati Confederati. Le numerose perdite convinsero entrambe
le parti che il conflitto non avrebbe avuto la durata inferiore ai sei mesi
che tutti e due gli schieramenti avevano previsto. Non vi era più modo di
ritornare allo stato di non belligeranza del 1860, fino a che una delle due
parti non avesse conseguito la vittoria definitiva in questo conflitto.
Battaglia di Wilson’s Creek
Lo scontro tra forze armate unioniste e confederate si spostò a ovest,
dalla Virginia al Missouri. Il governo di Lincoln decise di inviare truppe
militari per continuare a sostenere il Missouri. Si crearono così due fronti
di guerra: il Fronte Occidentale e il Fronte Orientale della Guerra Civile.
La Battaglia di Wilson’s Creek il 10 agosto fu il teatro del tentativo di
entrambe le parti di vincere l’appoggio di nuove reclute e sostenitori in
quello stato e in quella regione. Nel 1862 il numero di volontari su
entrambi i lati era cresciuto esponenzialmente in decine di migliaia,
raddoppiando il numero di uomini a disposizione di entrambi gli eserciti.
Nel 1862 appariva ovvia a entrambi i governi la necessità di incrementare
le proprie forze armate a più di 100.000 uomini per parte per riuscire a
mantenere la Guerra su tutti e due i fronti.
1862: Stasi mortale
Campagna di Fort Henry e Fort Donelson
La battaglia di Fort Henry sul fiume Tennessee, il 6 Febbraio, fu la prima
di numerose invasioni unioniste in roccaforti confederate disposte lungo i
fiumi e centri ferroviari lungo il fronte Occidentale. L’Esercito dell’Unione
era comandato dal Generale di Brigata U.S. Grant. Il comandante della
flotta navale dell’Unione, Andrew H. Foote, ordinò alla sua piccola flotta di
sette cannoniere di bombardare il forte mentre le forze unioniste di terra
attaccavano da est. Una settimana più tardi, tra il 13 e il 16 Febbraio, il
Generale Grant attaccò il forte confederato di Donelson. Con danni consi-
derevoli a numerose cannoniere, la marina nordista dovette indietreggiare.
Nel frattempo, il Generale Grant si stava riorganizzando con le sue truppe
per contrattaccare. La maggior parte dei soldati confederati, guidati dal
Generale John B. Floyd, fuggì su imbarcazioni. Il Generale confederato
Floyd lasciò al suo terzo in comando, il Generale Buckner, il compito di
arrendersi con il piccolo manipolo di soldati rimasti, mentre la maggior
parte della sua forza armata ripiegava verso Nashville, Tennessee. In questo
modo l’esercito confederato fallì l’obiettivo di controllare militarmente i
territori del Kentucky e di buona parte del Tennessee occidentale.
Battaglia di Pea Ridge/Elk Horn Tavern
La battaglia di Pea Ridge si svolse tra il 7 e l’8 marzo in Arkansas e cominciò
con l’offensiva dell’Esercito dell’Unione sotto il comando del Generale
Samuel R. Curtis, con circa 11.000 soldati per il controllo del Missouri,
stato di confine dove ancora vigeva la legge sullo schiavismo. Le forze
confederate in Missouri erano comandate dal Generale Sterling Price e
consistevano di circa 8.000 uomini. La vista di una forza d’armata più
consistente da parte dell’Unione convinse Price a ripiegare ad est nello stato
dell’Arkansas. Con un totale di 17.000 soldati, i confederati attraccarono
l’esercito nordista. L’8 marzo, il Generale Curtis ordinò di attaccare
l’esercito confederato, che per la confusione si ritirò marciando verso il
fiume Arkansas per assistere le forze confederate a Shiloh, Tennessee.
Battaglia di Shiloh/Pittsburg Landing
La Battaglia di Shiloh, il 6 e 7 aprile, fu la prima vera battaglia insangui-
nata della Guerra. Confermò il Generale Grant come un abile comandante
e assicurò l’area geografica del Tennessee al controllo dell’Unione.
Pittsburg Landing era sulla riva occidentale del fiume Tennessee, non
molto distante dalla città di Corinth, Mississippi, centro ferroviario di
rifornimento delle truppe e di materiali per l’esercito confederato sotto il
Generale Albert S. Johnston. Il Generale Grant e l’Esercito del Tennessee,
con più di 40.00 soldati, marciarono verso Corinth e furono raggiunti
dall’Esercito dell’Ohio guidato dal Generale Don Carlos Buell con circa
20.000 soldati. Quando Grant arrivò per prendere il pieno comando delle
sue forze, numerose divisioni trattennero l’avanzata confederata in una
strada senza via d’uscita denominata “Hornet’s Nest”, il nido del calabrone.
Lo scontro fu il più violento in questa ubicazione con numerosissime
perdite da parte nordista. Ogni tentativo dei confederati di prendere la
posizione nordista veniva respinto a colpi di cannone dalle linee nordiste.
In quei due giorni di battaglia furono coinvolti più di 100.000 americani.
Con l’Esercito Confederato che batteva in ritirata verso il Mississippi,
Grant e le armate occidentali dell’Unione cominciarono una nuova fase
della Guerra: la Campagna del Mississippi, nel tentativo di dividere la
regione confederata in due zone militari separate, non in grado di
mandare appoggio e sostegno l’una verso l’altra.
La Campagna Peninsulare/ Battaglie dei Sette Giorni
Tra il 31 maggio e il 1 giugno l’Armata del Potomac, unionista, marciò
verso Richmond, Virginia. Il Generale George McClellan fu nominato
Comandante in Capo delle Armate Unioniste, in sostituzione del Generale
Winfield Scott. Nel marzo 1862 invase la penisola della Virginia per
conquistare la capitale confederata, Richmond, e porre fine alla Guerra
Civile. Johnston ordinò un attacco a sorpresa contro l’Armata Unionista
a Seven Pines/ Fair Oaks tra il 31 maggio e il 1 giugno. La battaglia
continuò in un altalenante avanzare e arretrare man mano che ciascun
opponente schierava più uomini. Fu durante questa battaglia che il
Generale confederato Joe Johnston fu gravemente ferito e il suo consigliere
Robert E. Lee assunse la posizione di Comandante in Capo dell’Esercito
Confederato, portata poi fino alla fine del conflitto. Il Generale Robert E.
Lee ordinò il ritiro per riorganizzare le proprie truppe contro l’invasione
unionista. Ciascuno schieramento aveva avuto uguale numero di perdite,
ma la battaglia principale sarebbe avvenuta più tardi quello stesso mese,
dal 25 giugno al 1 luglio, divenuta famosa con il nome di Battaglie dei
Sette Giorni. L’esercito nordista sotto il comando del Generale George B.
McClellan contava ora più di 100.000 uomini, mentre l’esercito confederato
sotto il Generale Robert E. Lee ne contava poco meno di 100.000.
La Prima Battaglia dei Sette Giorni si svolse a Oak Grove. Mentre i soldati
dell’Unione avanzavano comandati dal Generale Daniel Sickles, si scon-
trarono con i soldati confederati del Generale Benjamin Huger. Piuttosto
che consentire all’esercito nordista di continuare la sua offensiva verso
Richmond, il Generale Lee ordinò un attacco su vasta scala, la Battaglia di
Mechanicsville/Beaver Dam Creek. Il Generale Jackson si trovava a diverse
miglia di distanza da Mechanicsville e ordinò al suo esercito di accamparsi
per la notte. Il 27 giugno l’esercito sudista continuò la propria offensiva
contro l’Esercito di McClellan in quella che è conosciuta come la Battaglia
di Gaines Mill. Quando la divisione confederata guidata dal Generale A.P.
Hill si mosse frontalmente per attaccare il Generale Porters e il V Corpo
D’Armata, i soldati nordisti avevano respinto i numerosi attacchi da parte
dei reggimenti di Hill. Il Generale Robert E. Lee decise di annientare
l’Esercito di McClellan con un fuoco di fila concentrato. La Battaglia di
Savage Station, il 29 giugno, cominciò quando il Generale Confederato
J.B. Magruder attaccò l’esercito unionista al fianco con il supporto del
Generale Confederato Huger e di Stonewall Jackson. La battaglia finì molto
velocemente, senza palese vittoria da parte dei confederati, e con l’esercito
unionista in continua ritirata. Il giorno seguente, il Generale Lee continuò
la sua caccia all’Esercito dell’Unione nella Battaglia di White Oak Swamp.
Mentre l’esercito unionista di McClellan proseguiva verso il fiume James,
la maggior parte della sua armata e dell’Esercito del Potomac non era
ancora arrivato al fiume. Il Generale Robert E. Lee ordinò a diverse divisio-
ni disponibili sotto il commando dei Generali James Longstreet e A.P. Hill
di attaccare l’esercito nordista che in quel momento si trovava nei pressi di
White Oak Swamp e Glendale. Il settimo giorno, il 1° luglio, fu lo scontro
finale, la Battaglia di Malvern Hill. L’esercito unionista si era barricato in
posizione difensiva molto robusta presso Malvern Hill. Per diverse ore il
duello tra batterie di artiglieria confederate e unioniste continuò. Mentre i
generali sudisti John Magruder e Lew Armistead attaccavano, l’artiglieria
nordista continuava a fare fuoco nei loro ranghi. Quando truppe di
rinforzo confederate cercavano di unirsi alla battaglia, subito venivano
pesantemente assaltate dall’artiglieria unionista. L’esercito Confederato si
ritirò a Richmond.
Seconda Battaglia di Bull Run/Seconda Battaglia di Manassas
Più di un mese dopo la Campagna Peninsulare, l’Esercito della Virginia del
Nord con a capo Robert E. Lee attaccò l’Esercito della Virginia dell’Unione
guidato dal Generale John Pope. L’esercito unionista composto da circa
75.000 soldati si trovò contrapposto a Bull Run all’esercito di Lee con
meno di 50.000 soldati. L’Esercito della Virginia del Nord era diviso in due
Corpi D’armata, uno sotto il controllo del Generale Thomas “Stonewall”
Jackson e l’altro sotto il comando del Generale James Longstreet.
Il Generale Pope e l’Esercito della Virginia si mossero per scontrarsi con il
Corpo d’Armata di Jackson. I Confederati di Jackson attaccarono per dare
inizio alla battaglia a Groveton, il 29 agosto, mentre l’esercito unionista
guidato da Pope creava un perimetro difensivo a Bull Run. L’Esercito
dell’Unione ripiegò dalla propria posizione mentre i Confederati avevano
in pugno il campo di battaglia. Per risparmiare sulla forze a disposizione
e limitare le perdite, il Generale Lee decise di riprendere l’offensiva contro
l’Esercito Unionista in settembre.
Battaglia di Antietam/ Sharpsburg
La Campagna di Antietam/Sharpsburg ebbe una durata superiore alle due
settimane, dal 4 settembre al 22 settembre. Il Generale Robert E. Lee alla
guida di circa 45.000 soldati attraversò il fiume Potomac per invadere il
Maryland allo scopo far finire così la guerra, persuadere militarmente il
Maryland a sostenere i confederati e a secedere dall’Unione, sostenendo
l’Esercito della Virginia del Nord con più di 10,000 soldati freschi a rinvigo-
rire le fila sudiste, minacciare Washington usando una possibile invasione
attraverso il Maryland e dal sud della Virginia, costringendo il Presidente
Lincoln e il Congresso a cessare le ostilità e a porre fine al conflitto, e infine,
ad ottenere pieno riconoscimento della sovranità degli Stati Confederati
da parte di Gran Bretagna e Francia, con il potenziale coinvolgimento di
della Guerr Civile Americana/ Guerra di Secessione
1860
6 novembre
Abraham Lincoln
eletto
Presidente degli Stati
Uniti
1861
9 febbraio
Jefferson Davis
eletto
Presidente Confederato
Provvisorio
1861
Battaglia di Fort Sumter
di Philippi
di Big Bethel
di Boonville
di Carthage
di Rich Mountain
di Blackburn’s Ford
1861
1
a
Battaglia di Bull Run o
Primo Manassas
Battaglia di Wilson’s Creek
di Charleston
di Carnifex Ferry
di Cheat Mountain
1862
Battaglia di Middle Creek
Battaglia di Mill Springs
(o Fishing Creek, o Logan’s
Crossroards)
Battaglia di Fort Henry
1862
Battaglia di Roanoke Island
di Fort Donelson
di Valverde
di Pea Ridge
1
a
Battaglia di Kernstown
di Glorieta
Battaglia di Shiloh
1861
1
a
Battaglia e Assedio di Lexington
di Ball’s Bluff
di Fredricktown
1
a
Battaglia di Springfield
di Belmont
di Port Royal
di Dranesville
1862
Battaglia dell’Isola Numero Dieci
di New Orleans
di Yorktown
di Williamsburg
di McDowell
di Drewry’s Bluff
1
a
Battaglia di Winchester
1862
Battaglia di Hanover Courthouse
Assedio di Corinth
Battaglia di Seven Pines/Fair Oaks
di Memphis
1
a
Battaglia di Chattanooga
di Port Republic
Battaglia di Secessionville
1862
Battaglie dei “dei Sette Giorni”
di Oak Grove
di Mechanicsville/
Beaver Dam Creek
di Gaine’s Mill
di Garnett’s and
Golding’s Farm
1862
Battaglia di Savage Station
di White Oak Swamp
di Malvern Hill
di Hill’s Plantation
1
a
Battaglia di Murfreesboro
di Baton Rouge
1
a
Battaglia di Independence
Presidente
Jefferson Davis
CSA
Presidente A. Lincoln UA
Gen. G. McClellan UA
Gen. R. E. Lee CSA
Gen. U.S. Grant UA
Gen. A. S. Johnston CSA
Gen. I. McDowell UA
Gen. P.G.T.
Beuregard
CSA
I
1 3,4,5,6,7,8,9,10,11,12,...35
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